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La Confartigianato Noci incontra Facchini

Mercoledì 26 ottobre, presso la sede locale della Confartigianato, si è tenuto l’incontro tra i rappresentanti della sezione nocese e Michele Facchini, presidente di Artigianfidi.

Nell’occasione il presidente del gruppo locale Italo Laera ha invitato alcune delegazioni in rappresentanza di dei paesi del comprensorio. Come si legge nella nota diramata agli organi di stampa, l’obiettivo è stato fare il punto della situazione, cercando un confronto diretto con gli organi dirigenziali in quell’ottica di massima trasparenza da sempre assicurata dall’ente.

L’ambito di riferimento per Noci comprende Gioia del Colle, Acquaviva, Castellana Grotte, Sammichele e Casamassima; ma, nel corso della serata, sono intervenuti anche esponenti di altre associazioni limitrofe che pure operano nello stesso settore.

“Ringrazio voi per l’accoglienza. Sin dal mio insediamento, ho cominciato a guardarmi attorno per conoscere le varie realtà locali. Sono un convinto sostenitore del gioco di squadra e credo che solo unendo le nostre forze e le nostre idee si possa concretizzare qualcosa di positivo per i nostri artigiani” ha spiegato Facchini aggiungendo: “il momento non è dei migliori, da molti comuni non ci arrivano pratiche di finanziamento e dobbiamo ottimizzare i pochi fondi in nostro possesso al fine di garantire a tutti gli impresari il nostro pieno supporto nelle attività”.

Il primo passo perché ciò sia possibile, secondo Facchini, è concepire l’“Artigianfidi” come un luogo di crescita comune ed individuale, nonché unico strumento di lavoro in mano a ciascuno.

“Nel caso specifico di Noci” ha spiegato Italo Laera “l’Artigianfidi è sostanzialmente l’unica possibilità di sostentamento, non essendoci altre realtà con cui potersi confrontare. Queste occasioni di ritrovo, andrebbero calendarizzate poiché utili momenti di dialogo”.

Uno spazio di confronto ha permesso quindi di individuare potenzialità ed incertezze dell’organo. Da rivedere, in primis, è il rapporto con le banche. La presenza, in questo senso, di diversi riferimenti rende dispersivo il lavoro, sarebbe auspicabile concentrarsi su uno massimo tre istituti bancari: “E’ bene che si instauri un rapporto fidelizzato tra cliente ed operatore bancario. Questa via preferenziale consentirebbe lo snellimento di alcune pratiche burocratiche” ha spiegato Laera.

Sono state sollevate delle interrogazioni anche circa il ruolo del comprensorio e le dinamiche di lavoro, sulla questione è intervenuto Facchini: “il comprensorio è una strategia di lavoro intelligente. Conscia di uno scenario produttivo sterile e protesa ad aumentare la sinergia tra singoli enti”.

Creare sinergia significa, in primo luogo, stimolare il dialogo. Dialogare consente di abbattere le barriere dei singoli territori ma anche ampliare il raggio d’azione dell’ente. Questi obiettivi saranno esposti all’Amministrazione comunale nell’incontro di stasera, alle ore 18:30, sempre nella sede Confartigianato.    

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